Il pupo sbatte la testa contro il collo dell’utero neanche fosse Edmond Dantès desideroso di evadere, perciò mi sento assalita anche io da quella che credo sia la cosiddetta “sindrome del nido”.
La vecchia me che faceva infuriare mia madre buttando le All Star dove capitava appena rientrata a casa, quella che accumulava quintali di vestiti su una vecchia sedia in un angolo della stanza e aveva l’armadio in ordine solo per un paio di giorni dopo il cambio di stagione (per tutto il resto dell’anno sembrava un banco di Porta Portese in cui solo io avevo il mistico potere di capire con quale ordine trovare le cose)…beh, insomma, quella fantastica me super incasinata non mi riconoscerebbe. Ora gurdo la stanza del bimbo e sbatterei la testa al muro perché tutto non è in ordine come in quelle belle riviste in edicola. Neanche mio marito mi riconosce ma fa il possibile per assecondarmi,comprando scatole e mobiletti utili da Ikea o aiutandomi con le lavatrici. Forse spera che questa sia una meravigliosa metamorfosi verso una donna di casa perfetta e puntigliosa.
Io so solo che in questo caso è diverso: sta arrivando il mio piccolo principe e voglio che tutto sia degno di lui, stavolta non riguarda me e il mio consueto autolesionismo da rock star anni ’80.
Perciò ho messo in lavatrice anche la “cover” della navetta del mitico trio che abbiamo comprato usato, in ottime condizioni (quasi nuovo,davvero!) in zona Prati, a Roma, da Baby Bazar.
Trattasi del modello Otutto dell’Inglesina. Premetto che fino a qualche mese fa per me e mio marito il termine “trio” al massimo ci riportava alla mente Aldo Giovanni e Giacomo o (Lopez-marchesini-Solenghi), la parola “inglesina” ci faceva pensare a qualcosa di molto simile a Twiggy e il termine “Otutto” lo usavamo al massimo davanti a qualche venditore ambulante che ci fermava in spiaggia o per strada…l’ “ovetto” era quello della Kinder e la “navicella” era quella spaziale.
Invece come molti altri nostri “colleghi” abbiamo presto imparato che senza il trio (ovetto+navicella+passeggino) non puoi vivere. Mi viene da chiedermi come abbiamo fatto a campare noi della generazione anni ’70/’80…quindi ci siamo arrotolati le maniche e abbiamo rimediato alla nostra ignoranza. Tuttavia, per quanto strumento utile per il nano, ci siamo rifiutati di spendere per un passeggino la stessa cifra a cui mio marito ha venduto l’ SH e abbiamo trovato un bellissimo modello usato a metà prezzo. Anche se in ottime condizioni, peró, da mamma prudente che scopro di essere ora va lavato e qui arriviamo al nocciolo della questione: informandomi in giro sembra che si possa fare anche in lavatrice, smontando la cover…basta usare temperatura bassa (leggo 30 gradi…) e centrifuga bassissima…oppure senza…ma si può lavare senza centrifuga? Forse questa confusione può rendere l’idea di quanto io abbia ancora bisogno di consigli “da mamma”…
Ok, ci provo e poi vi saprò dire (ma ci sarà mai qualcuno che mi legge??) com’è andata…
Ore più tardi, tornata da un monitoraggio (“signora,ci siamo quasi ma non DOVREBBE partorire oggi…”): l’esperimento sembra riuscito! Dunque lavatrice+temperatura a 30 gradi e centrifuga bassa (200)= niente danni per la copertura dell’Inglesina Otutto 😉
io stavo nella cesta di vimini in macchina, non legata… roba che se mamma frenava volava via! una volta funzionava cosi…
hai fatto bene a prenderlo usato… se poi lhai trovato come nuovo.. costano un sacco!
"Mi piace""Mi piace"